sabato 25 agosto 2007

ManaHatta mon amour

...alla vostra destra potete ammirare il bus che dall'aeroporto JFK mi ha portato su quella grande isola a forma di pene che chiamano ManaHatta. la formula di questo servizio include il termine "express", solo che prima di diventare tale fa il giro di tutti i terminal (8 per la precisione). non meno di 2 ore quindi per trovarmi effettivamente a calcare i marcipiedi di NuYo, dopo aver attraversato distese interminabili di auto e lapidi. la posizione dei campi santi non fa pensare che quella gente se la passi tanto in pace: a pochi passi dalle arterie principali e come recinzione solo una rete metallica!

alla vostra sinistra la mia camera in ostello nell' UppaWesSai, dalle parti del museo con i dinosauri per intenderci. ciò che non quadra è che sono il sesto maschio di una stanza abitata da sole donne, con tutti gli inconvenienti che ciò comporta: ad esempio adesso porto le stesse mutande da 36 ore e se volessi cambiarmele sarei costretto a cercare rifugio in uno dei due cessi in comune sul mio piano...ma per il momento non ne ho ancora bisogno.


la prima giornata è stata rilevante soprattutto dal punto di vista culinario: ho fatto colazione da DankiDonut, dove ho scoperto che la glassa delle ciambelle si sglassa a contatto con il calore delle dita, e ho cenato da MekDona, provando finalmente la versione autentica del quarter pounder (with cheese), che i cugini francesi chiamano "royal with cheese". certo che dopo aver visto fast food nation l'hamburger non sarà mai più quello di una volta! la cosa sorprendente è che gli effetti peggiori sul mio intestino sono stati causati non dai cibi junk, bensì dai prodotti di un supermercato-café dove si mangia roba "naturale". al terzo boccone rilevavo i primi sommovimenti tellurici, al decimo boccone correvo verso il cartellino "gents"pregando di trovare una tazza libera. e quando finalmente riuscivo a liberare i miei disagi, ecco che ne arrivano altri: il signore che stava a guardia del settore entra anche lui tra i gents e comincia a spruzzare deodorante a manetta...anche dentro il mio cubicolo caghereccio!

la cosa più interessante e spassosa della giornata rimane senz'altro il film dell'amico Michael sul sistema sanitario americano, non solo degli UZA. se riuscite a vederlo vale davvero il prezzo del biglietto.

per oggi è tutto, vi dò solo un colpo d'occhio di quello che mi sta intorno in questo momento, seduto allo StabbaxCoffi di union square...
...dentro...








...e fuori.









2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Filo! Ottima idea quella del blog.. blob...blag...blug.Ti leggerò con assiduità. Intanto un abbraccio.
dad

Unknown ha detto...

Ciao Filippo anche io sono on air!
Bacio by Mattia