un viaggio da urlo, questo è sicuro. le cose più belle non le ho potute fotografare, purtroppo. tipo il flusso di gente che entrava nell'area controlli, una compagine di sfollati con le scarpe in mano e le tasche svuotate; la rapidità con cui mi sono addormentato, una volta salito sull'aereo, dopo 12 ore di veglia forzata sui bagagli; la pepsi che ho svuotato sul sedile della mia vicina di volo, quando per qualche minuto mi sono "svegliato"; e lo stupore di vedere dal finestrino la costa nordamericana, di nuovo, ma questa volta non più da turista, né da viaggiatore: da Ospite, se così possiamo chiamarmi.
quando scendo dall'aeroplano mi rendo finalmente conto che sul quel volo...
...non ero solo.
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