mercoledì 29 agosto 2007

first impressions of Home

questo è RiveSai, un quartiere di ManaHatta a ovest di Broduei, dove la strada non ha più nulla a che fare con il susseguirsi di teatri, club e ristoranti nella parte centrale dell'isola. la zona è abitata prevalentemente da dominicani, abbastanza lontana da evitare che gli studenti della Columba ci capitinino in mezzo per sbaglio.



















il fabbricato è eclettico, a tratti europeo a tratti americano e addirittura cinese...














































l'appartamento è spazioso, addirittura "enorme" per gli standard di ManaHatta:

comprende un ingresso...














...una cucina...















...e un salotto.














io sono il terzo abitante di questa casa, insieme a due simpatiche studentesse di recitazione, un po' nevrotiche forse;
e questa è la stanza in cui
mi hanno piazzato...













...da cui si gode un'ottima vista sui palazzi di fronte (cosa tutt'altro che comune a NuYo).

cerco casa, sogno amerindiano

Ospite, 24 years old from Milan, Italy. I came to NuYo to study filmmaking at the NuYo film academy, so I’m going to stay for 1 year and I’m looking for nice people to share an apartment. I’ve studied philosophy for 4 years in Milan, but I already knew that my biggest passion was cinema. So I got my degree and came to NuYo to realize my dream. No matter if I’ll really become a film director or not! In some way or another I’d like to work for cinema and that’s the time for me to try!
Probably after this year I’ll go back to Europe and look for a job, but in the meanwhile I’d like to have a great time in this beautiful city (...a "beautiful catastrophe"!). I'd love to stay with open-minded and lively people, because I think that living with good people is a good resource on which you can rely on the moments of challenges, creation ...and relax!
If you think I can fit for your offer and want to arrange for a meeting, just call me @ ...or email me ...
PS: here is also a picture so that u know how I may appear

lunedì 27 agosto 2007

Annalise smile

l'altro giorno ho visto il mio primo possibile appartamento. le due inquiline avevano organizzato una chiacchierata al vino bianco nel salottino decorato con fiori, colori e altre cose carine. quando mi hanno chiesto cosa facessi a NuYo, Annalise, apparentemente la più carina delle due, ha preso subito molto a cuore la mia situazione, dicendo che aveva sentito parlare un gran male della film academy e che stavo dando i miei soldi ad un'associazione truffaldina e che sarebbe stato il caso di pensare a una scuola migliore. quando le ho spiegato che, a meno di circostanze straordinarie, l'investimento era fatto, la poverina ha cominciato a lamentare una lunga serie di "I'm sorry", tanto che alla fine mi sono trovato costretto a persuaderla che per il momento la mia situazione non era poi così grave!
quella sera ho ricevuto l'email in cui mi davano la brutta notizia: non ero io il nuovo inquilino di settembre... ...grazie al cielo!

Maggie the Irish

questa è di nuovo la mia stanza d'ostello, da un altro punto di vista. il letto sopra è il mio: non c'é scaletta, quindi ogni volta che salgo o scendo devo fare la scimmia, passando dal davanzale (interiore) della finestra al materasso con l'aiuto traballante del telaio ...e viceversa.
il fagotto sul letto inferiore é Maggie, originaria di Galway, si é laureata in chimica a Cork e adesso lavora lì per un laboratorio farmaceutico. allora, vi chiederete, che ci fa a NuYo? niente di speciale, per quanto ne so. di sicuro dorme, e parecchio: la sera non mi addormento mai prima di lei e la mattina quando esco è ancora infagottata nelle coperte. comunque è simpaticissima, ha l'aria di un folletto, piccola magra e capelli rosso cupo, quando fa dell'ironia è tagliente come un coltello da sushi. è la prima persona con cui ho avuto un dialogo da quando sono arrivato, mi ha raccontato che ha viaggiato nel west degli UZA, dalla Califogna a Solleik Siti, visitando le principali città e facendo trekking nei parchi naturali con una compagnia di gente organizzata dai "turtle trips". il posto che le è piaciuto di più è ...Safrasisko! ...inutile dirlo.

prospettiva NuYo

la cosa migliore di questi primi giorni per le strade di ManaHatta è senz'altro questa:









la prospettiva delle lunghissime avenue, a qualunque ora del giorno e con qualsiasi tempo. dopo aver camminato per diversi isolati attraverso una schiera di edifici più o meno imponenti, sopra di te si apre una porzione triangolare di cielo, il cui vertice si annulla all'orizzonte...








...e il naufragar m'é dolce in questo asfalto.

sabato 25 agosto 2007

ManaHatta mon amour

...alla vostra destra potete ammirare il bus che dall'aeroporto JFK mi ha portato su quella grande isola a forma di pene che chiamano ManaHatta. la formula di questo servizio include il termine "express", solo che prima di diventare tale fa il giro di tutti i terminal (8 per la precisione). non meno di 2 ore quindi per trovarmi effettivamente a calcare i marcipiedi di NuYo, dopo aver attraversato distese interminabili di auto e lapidi. la posizione dei campi santi non fa pensare che quella gente se la passi tanto in pace: a pochi passi dalle arterie principali e come recinzione solo una rete metallica!

alla vostra sinistra la mia camera in ostello nell' UppaWesSai, dalle parti del museo con i dinosauri per intenderci. ciò che non quadra è che sono il sesto maschio di una stanza abitata da sole donne, con tutti gli inconvenienti che ciò comporta: ad esempio adesso porto le stesse mutande da 36 ore e se volessi cambiarmele sarei costretto a cercare rifugio in uno dei due cessi in comune sul mio piano...ma per il momento non ne ho ancora bisogno.


la prima giornata è stata rilevante soprattutto dal punto di vista culinario: ho fatto colazione da DankiDonut, dove ho scoperto che la glassa delle ciambelle si sglassa a contatto con il calore delle dita, e ho cenato da MekDona, provando finalmente la versione autentica del quarter pounder (with cheese), che i cugini francesi chiamano "royal with cheese". certo che dopo aver visto fast food nation l'hamburger non sarà mai più quello di una volta! la cosa sorprendente è che gli effetti peggiori sul mio intestino sono stati causati non dai cibi junk, bensì dai prodotti di un supermercato-café dove si mangia roba "naturale". al terzo boccone rilevavo i primi sommovimenti tellurici, al decimo boccone correvo verso il cartellino "gents"pregando di trovare una tazza libera. e quando finalmente riuscivo a liberare i miei disagi, ecco che ne arrivano altri: il signore che stava a guardia del settore entra anche lui tra i gents e comincia a spruzzare deodorante a manetta...anche dentro il mio cubicolo caghereccio!

la cosa più interessante e spassosa della giornata rimane senz'altro il film dell'amico Michael sul sistema sanitario americano, non solo degli UZA. se riuscite a vederlo vale davvero il prezzo del biglietto.

per oggi è tutto, vi dò solo un colpo d'occhio di quello che mi sta intorno in questo momento, seduto allo StabbaxCoffi di union square...
...dentro...








...e fuori.









venerdì 24 agosto 2007

trip2NuYo

ecco la prima foto del mio viaggio: nulla di particolare, a quanto sembra. solo una fila di gente al bar dell'aeroporto di luton, londra. la cosa che davvero non mi aspettavo, è che alle 3 del mattino ci fosse tanta gente a fare colazione. qualche ora dopo mi spostavo verso gatwick, da dove avevo l'aereo per NuYo, non prima delle 13 naturalmente!
un viaggio da urlo, questo è sicuro. le cose più belle non le ho potute fotografare, purtroppo. tipo il flusso di gente che entrava nell'area controlli, una compagine di sfollati con le scarpe in mano e le tasche svuotate; la rapidità con cui mi sono addormentato, una volta salito sull'aereo, dopo 12 ore di veglia forzata sui bagagli; la pepsi che ho svuotato sul sedile della mia vicina di volo, quando per qualche minuto mi sono "svegliato"; e lo stupore di vedere dal finestrino la costa nordamericana, di nuovo, ma questa volta non più da turista, né da viaggiatore: da Ospite, se così possiamo chiamarmi.
quando scendo dall'aeroplano mi rendo finalmente conto che sul quel volo...













...non ero solo.

an afro-italian in NuYo

cari amici,
so che cosa state pensando: "ma guarda questo come si montato la testa!"
eppure no, l'ho solo pitturata, prima che possa permettermi una plastica vera passerà un po'di tempo...
comunque le mie aspirazioni da emigrante afro-italiano molti di voi già le conoscevano...forse un giorno riuscirò a realizzare il mio sogno. per ora vi racconto una storia vera: la mia avventura nella grande mela avvelenata, ovvero NuYo...