cari tutti, visto che da un po' di tempo non mi faccio vivo, mi sembra giusto farvi un resoconto di queste ultime settimane a NuYo. Innanzitutto ho cominciato a conoscere meglio il mio quartiere: i ritmi latini del MecDona che rivoluzionano il concetto di fast food, le lavanderie 24 ore con le zaffate di detersivo che si sentono dall'altro lato della strada, la gente che sta per strada a chiacchierare, giocare, esserci e guardare (e ogni tanto anche a transare) e il camioncino dei gelati, che gira fino a sera inoltrata suonando ossessivamente un carillon da film dell'orrore.
ho avuto modo di tornare nel NuJersi, a Harrison per la precisione, per fare le riprese del mio compagno sudafricano che abita lì. diciamo che dopo Elizabeth faccio fatica a immaginare un posto più inculato (anche se ormai sto accettando il fatto che la provincia qui non ha confini!). Shankar ha voluto girare una scena di fronte alla filiale della Bank of Amerindia, senza permesso, e glielo abbiamo fatto notare che non era il massimo, ma lui ha insistito. e ha fatto bene perché per un'ora nessuno ha rotto le palle. per un'ora. poi due macchine della polizia ci hanno sbarrato il marciapiede su due lati e due pulotti della contea ci hanno ammonito del fatto che senza il permesso del sindaco di Harrison non era proprio possibile fare riprese in quel posto. sono stati severi ma simpatici, ci hanno anche chiesto di dove eravamo e uno mi ha detto che sua moglie aveva i parenti vicino a Milano, dalle parti di Napoli. il resto della giornata é trascorso senza arresti
la vita in città, a parte lo sviluppo dei progetti per la scuola, é un'accozzaglia di esperienze e visioni molto diverse:
le meraviglie architettoniche
i matrimoni cinesi a BrewKlin